La premier Giorgia Meloni vuole cambiare i tecnici del Recovery Plan del precedente governo per imputargli i ritardi.
La presidente del Consiglio sta studiando le mosse per intraprendere il suo percorso di modifica del Pnrr. Dopo l’apertura della Commissione Ue alle modifiche del piano, Giorgia Meloni ha intenzione anche di cambiare la squadra di tecnici che lavorano al Recovery Plan. Questa decisione dovrebbe concretizzarsi con una norma all’interno del decreto che arriverà a breve relativo alle unità di missione.
Secondo il governo sarebbe dei tecnici la colpa dei ritardi a causa della loro scarsa capacità operativa. Per questo l’obiettivo della premier è raggiungere due obiettivi in un’unica mossa, sia tecnica-operativa che politica. Ovvero, migliorare l’operatività nel raggiungere le milestones previste dal piano e dimostrare allo stesso tempo che i ritardi e gli errori sono da imputare a pezzi del governo precedente.
La rottura col precedente governo
Questa è la tesi del quotidiano Repubblica che spiega che è improbabile, soprattutto in questa fase, che il governo voglia sconvolgere tutto ma è probabile che ci siano cambi al vertice della struttura messa dall’ex premier Draghi. Ad essere coinvolti sarebbero i tre organismi di Palazzo Chigi e quello del ministero dell’Economia.
Non è ancora chiaro il modello che seguirà il governo Meloni in questo rimodellamento del Pnrr perché è ancora in corso di valutazione. Ma l’intenzione è procedere su questa strada per dimostrare che c’è qualcosa che finora non ha funzionato ed è da imputare, di logica tempistica, ad governo precedente. Sin dal suo insediamento Giorgia Meloni aveva sottolineato che non aveva intenzione di pagare per gli errori e i ritardi fatti precedentemente che sarebbero ricaduti sul suo governo.
